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Primo Intercommunity di Museomix in Italia: facciamo il punto

Progetto senza titolo

Lo sappiamo, non stavate più nella pelle! È un passato circa un mese dal primo Intercommunity italiano di Museomix, si sono toccati tantissimi argomenti e abbiamo dovuto raccogliere le idee per produrre un resoconto con i fiocchi. Ma bando alla ciance, entriamo subito nel vivo dell’argomento.

Un aperitivo dopo “Aperture Straordinarie a suon di Spritz, un giro nella movida bolognese ed ecco che nella mattina di sabato, siamo tutti pronti e carichi per discutere dei temi caldi del primo Intercommunity di Museomix ospitato in Italia. Piccolo ripasso: Museomix è un format nato in Francia qualche anno fa e che in poco tempo ha conquistato il mondo. Un modo per migliorare le modalità di fruizione dei nostri musei del cuore in maniera innovativa e con la spinta “dal basso”. Ad oggi hanno partecipato a Museomix tante istituzioni in molte nazioni del mondo, attorno ad esse si sono creati dei gruppi di ‘innovatori’ che continuano a credere nel format e a proporlo sempre a nuovi musei. Per mettere in rete tutte queste comunità, consentire loro di confrontarsi nonostante la lontananza e la pluralità di idiomi, è nata l’Intercommunity, un gruppo trasversale che si incontra più volte l’anno in un intercommunity meeting di qualche giorno.

Ecco come hanno lavorato i museomixer.

Ore 10, all’Urban Center nel cuore di Bologna, comincia l’appello delle community: Italia, gioca in casa quindi, presente ; Belgio, presente ; Svizzera, presente; per i veterani francesi rispondono la community Rhone-Alpes e Île-de-France. Come ben sappiamo Museomix fa rima con digitale, perciò non potevano mancare altre community connesse attraverso l’etere: oltre a quella rodata della Normandia, che quest’anno ospiterà un remix fiabesco nel castello di Caen, si aggiungono all’allegra combriccola le community spagnola, brasiliana, messicana e quella ecuadoriana, unica partecipante oltreoceano di quest’anno con Quito.

Good manners first, si comincia con un giro di presentazioni e veloci resoconti sullo stato dell’arte di ognuno delle community. In particolare i nostri colleghi belgi ci raccontano della loro prossima edizione a Mons, capitale europea della cultura 2015, dove si remixerà il prestigioso Polo Museale della città che, al suo interno, conta 3 istituzioni. Da questo giro preliminare si trae una conclusione apparentemente un po’ amara: l’edizione di novembre sarà forse una delle più “povere” di musei da remixare. Tuttavia, per lo spirito fondante di Museomix, questa si potrebbe rivelare un’ottima occasione per rinforzare la rete inviando ambasciatori a partecipare e concretamente aiutare le community in gioco per il 2018. Un scambio reale che permetterà di avere nuove forze e idee. Gli svizzeri su questo hanno avuto una marcia in più pensando a un aiuto economico concreto per i aspiranti museomixers dei vari cantoni, un contest che permetterà ai più fortunati di raggiungere più facilmente le sedi dell’edizione di novembre portando alta la bandiera quadrata.

Una volta ascoltate con interesse tutte le community, inizia la parte più produttiva dell’incontro bolognese. Si è parlato del rapporto tra Museomix e la sua partnership con il progetto europeo Making Museum, delle possibili risorse finanziarie prendendo spunti dalle modalità di finanziamento che le diverse community mettono in atto in questo specifico campo. Poi la questione più scottante: la concreta possibilità di creare un soggetto sovra-nazionale che possa raccogliere tutte le community diventando un soggetto legale.

Ma lo sappiamo bene che, per quanto piaccia loro confrontarsi e discutere, l’azione è quella che i museomixer amano di più! Per questo, a metà pomeriggio di sabato e tutta la domenica mattina, dati i punti fermi emersi dalla discussione collegiale, si sono creati dei team con dei terreni di gioco su cui discutere, proporre e progettare azioni concrete:

  1. Équipe al lavoro su Comunicazione Interna. Primo obiettivo, la creazione di una Newsletter per inviare comunicazioni periodiche ai componenti di Interco
  2. Équipe al lavoro su Comunicazione Esterna, profondamente connessa alla Mixroom
  3. Équipe al lavoro sul sito ufficiale Museomix.org il cui obiettivo a breve termine è di avere una versione inglese più completa possibile
  4. Équipe al lavoro sulla questione legale, ONG ed affini: cosa vogliamo diventare?

Il lavoro dei gruppi si è concluso con una restituzione a tutti i partecipanti e una serie di decisioni da portare avanti, poiché c’è ancora molto da lavorare, anche dopo che tutti saranno tornati al loro paese e alle proprie occupazioni quotidiane. I gruppi quindi non hanno finito di lavorare insieme: continuano a lavorare a pieno regime in vista del 9-11 Novembre: i giorni di Museomix 2018 e, soprattutto, del prossimo Intercommunity meeting previsto a Gennaio.

  • Guarda l’album foto realizzato da Marco Caselli del 1° giorno di Interco alla Fondazione per l’innovazione Urbana @Sala Borsa di Bologna, clicca qui.
  • Guarda l’album foto realizzato da Marco Caselli del 2° giorno di Interco alla Sala Conferenze del Mambo e presso il coworking Work in Progress di Bologna, clicca qui.