Museo fuori!

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Pronti a portare fuori le collezioni museali?

Si è fatto a Torino – invece che in una maratona – in una “passeggiata” dentro i musei e fuori in città, dove il confronto tra diverse comunità è stato l’elemento che ha arricchito l’iniziativa. Un laboratorio multiculturale ispirato a Museomix, nato dal progetto Ritorno al futuro e dalla community di Museomix Italia.

Questa volta a mettersi in gioco sono stati due musei torinesi tutti da scoprire e remixare: il Museo Nazionale del Risorgimento italiano e il Museo Arti Decorative – Fondazione Accorsi-Ometto!

Come si è svolto?

  • Sabato 16 ottobre: si sono aperte le danze con la presentazione del laboratorio e di tutti i partner che lo hanno reso possibile e unico; si è decisa la composizione delle squadre di lavoro e la scelta dei terreni di gioco ideati dagli operatori museali e dalle associazioni culturali.
  • Da domenica 17 a venerdì 22 ottobre: le squadre dei mixer (partecipanti) hanno ricercato, esplorato, ideato e dato inizio alla costruzione dei prototipi con il supporto di un facilitatore per squadra, degli operatori museali e dei partner del progetto.

A metà settimana, un workshop è stato svolto per stimolare il networking e le idee, sia per i prototipi nascenti durante i giorni di Museo Fuori!, sia per progetti futuri. Associazioni partner, musei e stakeholder territoriali hanno così tracciato nuove strade da seguire insieme in un’ottica multiculturale.

  • Sabato 23 ottobre: giornata intensa di remix e collaborazione, creazione e/o finalizzazione dei prototipi, crash test per metterli alla prova e tanta, tanta adrenalina (di quella sana).
  • Domenica 24 ottobre: LA PRESENTAZIONE DEI PROTOTIPI! Le creazioni sono state messe a disposizione durante tutta la giornata per la sperimentazione della cittadinanza.

Seguendo l’impronta Museomix, durante Museo Fuori! ai partecipanti sono stati dati spazi, strumenti, materiali e competenze per vivere al meglio l’esperienza!

 

Le squadre su quali terreni si sono confrontate?

Sono stati tre i terreni di gioco scelti per questa edizione di Museo Fuori! 

  1. Ponti tra culture: Da sempre l’essere umano prova un forte senso di curiosità verso ciò che gli è lontano, sia nel tempo che nello spazio. Questa è stata la base per lo scambio e l’unione tra i popoli. I musei sono un luogo perfetto dove avviene questo collegamento, questo ponte. Così come gli oggetti della vita quotidiana rappresentano, attraverso la loro funzione e grazie alla loro disponibilità, lo spirito e le evoluzioni culturali, così le opere d’arte, in particolare la ritrattistica, ci permettono di avere una finestra aperta su un determinato luogo temporale. Che valore ha l’oggetto in sé e quanto valore aggiunto può nascere dal confronto con altri oggetti simili ma diversi? 
  2. Siamo tutti ordinari. Siamo tutti eroi!: La storia dell’uomo, dei luoghi da cui proviene e in cui ha vissuto, le sue conquiste e gli avanzamenti della società sono frutto di una coralità, dalla quale emergono i cosiddetti eroi. Ma chi sono queste persone ordinarie? Quanto eroismo insiste nell’ordinarietà? E quanta ordinarietà nell’eroismo? I nostri due musei portano con sé le storie personali di ragazze e ragazzi, donne e uomini che nel corso del tempo hanno fatto la storia: dai soldati, agli artisti, fino ai fondatori dei musei stessi… passando per ogni singolo cittadino.   
  3. Sharing is caring: La condivisione può assumere molteplici forme. Può essere concreta o astratta. Può essere condiviso un oggetto, un pensiero, un affetto, un’idea. Può essere semplice e intima, come la conviviale condivisione di una bevanda – calda o fredda – quale occasione concreta di un primo contatto tra le persone. Può essere articolata e pubblica, come la condivisione di un ideale comune, un’aspirazione verso un mondo migliore – come è accaduto ai tempi del Risorgimento. La condivisione insomma può fare grandi cose! Di quale tipo di condivisione c’è bisogno oggi per far incontrare, conoscere ed avvicinare culture distanti? Ora che siamo usciti dai musei, cosa condividiamo con lo spazio cittadino?

La loro ideazione rispecchia pienamente i focus alla base del progetto: identità, appartenenza, condivisione. Parliamo di un territorio, quale è quello torinese, che si compone di un ricco mix di cittadini autoctoni e di cittadini con background migratorio. La loro collaborazione, all’interno delle squadre, potrà portare a individuare soluzioni efficaci per una reale integrazione civica contro quelle barriere con cui ci si scontra continuamente nella fruizione della cultura.

Una volta scelto il terreno su cui giocare, il team ha lavorato alla creazione del prototipo!

 

 

Museo Fuori! nasce dalla collaborazione Generazione Ponte, Museomix e BAM! Strategie Culturali all’interno del progetto Ritorno al Futuro, sostenuto dal bando CIVICA 2019 di intesa San Paolo.

Generazione Ponte è un’Associazione culturale fondata da un gruppo di cittadini rifugiati, seconde generazione e giovani italiani, accomunati dal desiderio di realizzare azioni concrete capaci di essere ponte tra generazioni e culture diverse. L’Associazione si occupa di valorizzare e diffondere una cultura di convivenza pacifica, di dialogo e scambio interculturale, che rispetti le diversità mettendo al centro il protagonismo di nuovi cittadini italiani ed europei. Per scoprire altre iniziative, puoi visitare il sito generazioneponte.com/

Museomix è un laboratorio per reinventare i musei, un’opportunità per unire idee innovative e persone, per pensare e collaborare. Lo scopo di Museomix è di permettere alle persone di appropriarsi del museo, di incoraggiare i visitatori a vedere i musei e le loro collezioni in modo diverso e di fare in modo che i partecipanti con varie passioni e lavori possano incontrarsi e collaborare. Per saperne di più sulla nostra vision guarda qui

BAM! Strategie culturali è una società di consulenza e progettazione in Audience Development e cultural management, specializzata in servizi strategici per il settore culturale. La società si occupa di sviluppare progetti innovativi per musei, festival, teatri, città, territori e reti, con l’obiettivo di facilitare e ampliare l’accesso alla cultura. Per saperne di più: https://www.bamstrategieculturali.com/ 

L’evento è stato possibile grazie ad una vasta rete di partner territoriali, fondamentali per la sua realizzazione: Dunter, Abbonamento Musei Piemonte/Valle d’Aosta, Fablab Torino, Migrantour, Equilibri D’Oriente, Officine Creative Torino, Hackability, DAM Bros Robotics, Atelier Mobile, Nuovi Profili e Morsy.

 

 

Le collezioni che ci accoglieranno dal 16 al 24 ottobre a Torino:

Fondato nel 1878, il Museo del Risorgimento comprende un percorso espositivo di 30 sale dove è illustrata la storia del Risorgimento Italiano e dei coevi processi di nazionalità europei, dalle rivoluzioni di fine Settecento fino alle soglie della Prima guerra mondiale. Al suo interno, si trovano la Camera dei deputati del parlamento subalpino (funzionante dal 1848 al 1860) unica in Europa tra quelle nate dalle costituzioni ottocentesche ad essere sopravvissuta con gli arredi originali, monumento nazionale dal 1898, e quella destinata al parlamento del Regno d’Italia, costruita tra il 1864 e il 1871, mai utilizzata per il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Oggi la Camera italiana è dedicata all’Epica del Risorgimento con l’esposizione dei grandi quadri delle battaglie.

Il Museo di Arti Decorative nasce dal ricco lascito di Pietro Accorsi (Torino, 1891-1982), uno dei più importanti antiquari europei del XX secolo e dall’opera del suo collaboratore Giulio Ometto. Si tratta di un museo composto da 23 stanze di straordinaria ricchezza che riproducono gli ambienti della villa del fondatore. Le sale più importanti sono arredate con mobili, tappeti, dipinti, porcellane e argenti, messi in relazione tra loro secondo il gusto dei fondatori ispirato alle nobili dimore del Settecento.

 

 

Con il sostegno di:

 Compagnia_di_San_Paolo

 

Partner:

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