Cos’è Museomix?

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Descrivere Museomix non è semplice. Iniziamo dai fondamentali!

1. Museomix è una maratona creativa di 3 giorni nei musei!

Un laboratorio multidisciplinare, nato in Francia, per ripensare e vivere in modo nuovo il museo e il suo patrimonio. Scopo dell’evento è dotare il museo di innovativi strumenti di fruizione o percorsi di visita creativi che ne possano migliorare la mediazione.

tre giorni di lavoro intellettuale e manuale, sempre di squadra, hanno l’obiettivo di sviluppare proposte innovative e creare prototipi, da far testare al pubblico del museo.

Rendere più interattivo l’approccio alle collezioni attraverso nuovi percorsi tematici o rendere il visitatore il vero protagonista in grado di costruire una propria personale esperienza, sono solo alcune delle possibilità che i mixer sperimentano durante la maratona.

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2. Museomix è una community: PEOPLE MAKES MUSEM!

La maratona su base internazionale di Museomix che si svolge tutti gli anni nel mese di novembre è aperto a partecipanti da tutto il mondo su base volontaria. Per mettere in piedi tutto ciò sono necessarie community attive sia a livello territoriale che internazionale.

Per raggiungere l’obiettivo questo Museomix riunisce comunicatori, designer, maker, programmatori informatici, esperti delle collezioni museali e mediatori culturali delle varie community internazionali spingendole a partecipare all’hackathon che a continuare a diffondere il verbo Museomix nei territori contribuendo ad accrescere la grande famiglia di mixer e coinvolgendo sempre più musei nel remix.

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3. Museomix è un attivatore culturale!

Inserito in un contesto d’innovazione aperta in cui interagiscono musei, imprese, startup e le comunità locali, Museomix crea le condizioni per favorire l’innovazione museografica e museologica, di relazione con i pubblici e con la collezione, e digitalizzazione del patrimonio. Inoltre Museomix favorisce gli scambi professionali, la pluridisciplinarietà, la scoperta di nuove metodologie e modalità di lavoro.

Un museo che decide di farsi remixare mira anche a un risultato a lungo termine: sperimentare un nuovo modo di vivere spazi e collezioni, aprirsi al confronto con nuovi professionisti. Museomix è un’opportunità per quei musei che saranno in grado di migliorare alcuni aspetti del percorso museale, rinnovarsi o dotarsi di nuove infrastrutture e strumentazioni tecniche utili. La maratona di 3 giorni richiede infatti una preparazione di diversi mesi, che passa per lo sviluppo di una community locale di professionisti, radunati attorno al museo per supportarlo nell’organizzazione.

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Ok, ora forse tutto è più chiaro. Ma cosa succede al museo durante i tre giorni di Museomix?

Il 1° giorno, dopo un’approfondita visita al museo e la spiegazione dei terreni di gioco (filoni tematici individuati dagli organizzatori dopo un attento esame delle collezioni e del contesto) i cosidetti museomixer – o mixer – si radunano in équipe, ognuna formata da 6 persone con 6 diverse professionalità: 1 esperto di comunicazione, 1 grafico/designer, 1 artigiano/maker, 1 programmatore informatico, 1 esperto delle collezioni e 1 mediatore culturale. Il primo giorno sarà dedicato allo sviluppo del concept, con l’obiettivo di avere un progetto da sviluppare concretamente.

Il 2° e nella prima metà del 3° giorno, conclusa la fase di design, le équipe sono interamente concentrate nella produzione del prototipo: tra chi materialmente costruirà l’oggetto progettato, servendosi del fablab, del laboratorio di bricolage e del magazzino tecnologico, detto techshop (luoghi installati per l’occasione all’interno del museo) e chi dovrà elaborarne il racconto e il brand o svilupparne la parte elettronica/software. Tutta la macchina organizzativa si attiva per arrivare a installare i prototipi e accogliere il pubblico, chiamato a sperimentarli, nel pomeriggio dell’ultimo giorno.

Lo avevamo detto: spiegare Museomix non è semplice ecco perché prima di lasciarci ti rimandiamo alla nostra mail ciao@museomix.it e al nostro glossario!

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