Ferrara 2017prototipi 2017

Un diorama aumentato

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Museomix 2017, Museo di Storia Naturale di Ferrara

Equipe

Speak up

– Elena Alfine, Maker e Designer

 Imma Molino, Mediatore 

– Alessandro Bertagnon, Programmatore

– Valentina Rolando, Esperta di contenuti

Sabina Viezzoli, Comunicatore

(e con il supporto di Costanza Blaskovic, mediatrice)

 

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User experience

Il remix inizia dall’ingresso del museo. Individuata come criticità l’assenza di una segnaletica ben visibile per la postazione della biglietteria, si è scelto di utilizzare come “cartello di benvenuto” un ologramma. L’ologramma, opportunamente segnalato da un cartello, catalizza l’attenzione del visitatore. Per assicurare la massima fruibilità si è installato uno scalino per facilitare la visione da parte dei piccoli visitatori (tra le fasce di pubblico privilegiate del museo).

Un pannello didattico di grandi dimensioni, posizionato accanto all’ologramma indirizza i visitatori al piano superiore dove l’intervento di remix li attende, articolandosi in diverse sale.

Il primo remix interessa il diorama che rappresenta il bosco della Panfilia nei pressi di Ferrara. Quando il visitatore entra nella sala dove si trova il diorama si attiva un sottofondo sonoro con i rumori del bosco. Una webcam riconosce il movimento quando qualcuno entra nel suo campo visivo; grazie a un programma che fa attivare la riproduzione delle tracce audio. Il suono proviene cattura la curiosità del visitatore, amplificando l’esperienza di visita attraverso il coinvolgimento di un senso ulteriore, l’udito.

È stato rielaborato anche il pannello che correda il diorama, modificando i contenuti e conferendogli una grafica più accattivante al fine di renderlo maggiormente comunicativo per un pubblico non esperto. In tal senso è stato considerato anche l’aspetto interattivo attraverso l’invito a osservare la scena rappresentata dal diorama e la sfida lanciata a  cercare gli animali in esso presenti, che prosegue con un invito a ritrovare gli stessi animali in altre sale del museo. L’idea è quella di creare collegamenti tra le collezioni e di mostrare il cambiamento delle modalità di esposizione, segno dell’evoluzione delle metodologie di ricerca nel corso del tempo.

Gli animali da trovare nelle altre sale (toporagno, falena, talpa, cerambice) sono rappresentati dalle loro 4 sagome all’interno di bollini colorati affissi alla base del diorama. I bollini ricompaiono (segnalando il percorso e il raggiungimento del traguardo di sfida) in corrispondenza delle teche che ospitano gli animali doppioni nelle due sale della sezione zoologica secondo i diversi criteri espositivi. Anche in questo caso sono stati realizzati nuovi pannelli con informazioni e curiosità sugli animali protagonisti.

Il remix prosegue con l’installazione di un piccolo exhibit (realizzato dall’equipe) nella sezione mineralogica, che coinvolgendo tatto, vista e udito aiuta a guardare le rocce al loro interno. Abbiamo usato 3 diversi campioni di roccia; il visitatore, toccando un campione aziona un video che mostra immagini al microscopio di quel campione.

Oggetti della collezione interessati

  • diorama del bosco della Panfilia, sala “Habitat e biodiversità”  I piano.
  • 3 campioni di roccia, sala “Cantiere Terra” I piano.
  • cerambice e falena conservati prima sala, sezione zoologica, I piano
  • toporagno, talpa conservati seconda sala, sezione zoologica, I piano

Scopo

Il nostro remix ha per obiettivo quello di amplificare il racconto del diorama e delle collezioni, rendendole più “vive” e coinvolgente per il visitatore coinvolgendo udito, vista e tatto. Abbiamo cercato di far osservare, far interagire il visitatore lanciandogli una piccola sfida di ricerca, attraverso le sale del I piano.

Scopo è anche quello di valorizzare il diorama e le collezioni, dare spunti per attività didattiche e individuare percorsi all’interno delle esposizioni, come in una mostra all’interno della mostra.

Strumenti e tecniche

– Per il diorama: Webcam, cassa bluetooth, computer portatile, file mp3 con i suoni del bosco e i versi degli animali. Per rilevare il movimento tramite webcam è stato scritto un programma image processing.
– Per l’exhibit dedicato alle rocce abbiamo usato una scheda hardware “makey makey” e usato un programma che legge gli input che arrivano dalla scheda al pc che azionano un riproduttore video.
– Programmazione: tutti i progetti sono programmati in processing su sistema operativo Windows.
– Per i pannelli e le sagome: fogli di carta/cartoncino, supporti autoportanti (paline per pannelli in deposito nel museo formato A4), stampe adesive
– Per l’exhibit tra le sale del museo: cartone a due onde per costruire la copertura del computer portatile, pannello rigido come supporto per le rocce, fogli di alluminio, nastro adesivo
– Per l’ologramma che dà il benvenuto all’ingresso: un foglio di acetato A4 per costruire la piramide, video olografico (da youtube), tablet. Abbiamo costruito un supporto/totem per il tablet in cartone ricoperto di panno e un gradino di polistirolo ricoperto da cartoncino per i bambini.

Luogo

Museo civico di storia naturale di Ferrara – diverse sale

Prototipo permanente

un oggetto? una piattaforma web?.

Terreno di gioco

un racconto amplificato

Tecnologia

– webcam

– casse bluetooth

– scheda hardware “makey makey”

– programma di image processing

Parole chiave

coinvolgimento, sensorialità, hands-on, ascolta, osserva, tocca, scoperta

Quale ambiente, settore, argomento del museo interessa

un diorama e alcuni esemplari all’interno delle collezioni in sale diverse. La hall per l’accoglienza

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