Terni 2017

Akelo

Caos di Terni ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, al remix! nel 2017 il museo ha messo a disposizione di maker e creativi di tutto il mondo il museo archeologico.

Il museo in breve

CAOS è un centro culturale dedicato alla fruizione delle arti e alla produzione creativa, nato dalla riconversione dell’ex fabbrica chimica SIRI. Si compone di un’area complessiva di 5600 mq articolati in una pluralità di spazi che comprendono il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice e il Museo Archeologico di Terni, una vasta area dedicata alle esposizioni temporanee nazionali ed internazionali che include la Sala Carroponte e la Project Room, spazi dedicati alla performance quali il Teatro Sergio Secci e il piu piccolo Studio1, 3 atelier dedicati alla creazione teconologica, l’AreaLab dedicata ai laboratori didattici, un magazzino opere a vista, un cinema, una biblioteca specializzata e un caffè ristorante, il FAT(3), da vivere fino a sera: il tutto aggregato intorno ad una piazza all’aperto, cuore accessibile dell’intero centro.  Alla molteplicità di luoghi corrisponde un’identità dinamica e multidisciplinare che dà vita ad un panorama di attività che include la realizzazione di mostre temporanee, eventi e attività di ricerca, promozione di nuovi talenti, residenze, laboratori e progetti internazionali.
Il Museo Archeologico è diviso in due sezioni e racconta la storia della città e del suo territorio tramite un percorso di 17 sale. La sezione preromana, attraverso numerosi corredi funerari ospitati nelle prime sale, testimonia la ricchezza raggiunta dalla popolazione locale, gli umbri Nahartes, tra il X e il VI sec.
a.C.: i reperti provengono da diversi nuclei di necropoli. La sezione romana è dedicata all’illustrazione della vita cittadina in epoca romana (dall’inizio del I sec. a.C.) e tardo-antica. Il percorso museale inizia con l’epigrafe di Faustus Titius Liberalis, l’importante testimonianza della fondazione della città di Interamna Nahars e prosegue con i documenti più significativi della storia della città, del suo sviluppo urbanistico e degli aspetti della vita municipale, dalla sfera religiosa alla strutturazione sociale fino ad arrivare agli usi funerari. Nel maggio 2012 è stata collocata nella terza sala anche un’altra teca contenente una sepoltura.

Il sito archeologico di Carsulae copre una superficie di circa 20 ettari e comprende i resti dell’omonima città di epoca romana eretta lungo la Via Flaminia, strada consolare realizzata fra il 220 e il 219 a.C., molto importante per i commerci poiché collegava Roma al Mare Adriatico e all’Italia Settentrionale in genere.

L’Anfiteatro è situato nel quartiere Duomo di Terni, quello meno interessato dalle trasformazioni di epoca moderna. Collocato al margine sud- occidentale dell’area urbana, è il monumento di epoca romana meglio conservato della città, tuttora in corso di scavo.

Nonostante la sovrapposizione di strutture medievali e moderne (complesso del palazzo vescovile e della Curia, l’ex chiesa della Madonna del Carmine), l’edificio per spettacoli è ancora apprezzabile in tutto il suo sviluppo ellittico (98.50 x 73 m), conservato in alzato fino a 10 metri. L’anfiteatro è realizzato per lo più in opera reticolata, soprattutto bicroma con elementi piramidali (cubilia), di pietra sponga e di calcare disposti a filari alternati, che in origine accentuavano l’effetto decorativo delle parti a vista.

I terreni di gioco

Remixare L’ Archeologico: Una turbina del tempo

CAOS è uno spazio plurale, un sistema apparentemente disordinato che trova una logica interna proprio grazie alla creatività che riesce a usare e dare senso alla collisione di diversità: una sorta di big ben da cui prende le energie per reinventarsi ogni volta.
CAOS è un luogo dove le contraddizioni diventano interruttori, nato da un recupero di archeologia industriale dove innovazione e passato si intrecciano, origini e innovazione si mischiano.
Remixando l’archeologico CAOS si trasforma in una turbina del tempo, uno spazio energetico, sovraccarico in cui mescolare ere diverse, microstoria e macro eventi e in cui tirare in ballo anche spazi della città: una vertigine che offre una perenne ricostruzione giocando con le nuove tecnologie e le innovazioni digitali che permettono di colmare i vuoti, evocare il passato, stimolare l’immaginazione di ciò che sarà.
I mixers sono stati liberi di giocare con gli elementi presenti, raccontare il nostro passato aiutandoci a immaginare il futuro.
I terreni hanno avuto per oggetto non solo le collezioni interne al Museo Archeologico ma hanno offerto anche agganci con altri spazi e collezioni presenti nel CAOS e nel distretto locale, come l’anfiteatro Romano e il parco archeologico di Carsulae, non distante da Terni.

I prototipi realizzati

1 > Identità’ ritrovate

2 > Nexus

3 > Archeospeed

Staff

chiara@indisciplinarte.it, valentina@indisciplinarte.it, laura@indisciplinarte.it

Altri materiali utili

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Caos
Via Campofregoso, 98
05100 Terni
info@caos.museum